Lo sappiamo tutti

di Giorgia Pellicanò

Se il giorno di Natale in fondo è un giorno come tutti gli altri, e ogni nuovo anno comincia con gli stessi propositi del precedente, se il Colosseo ormai l’abbiamo visto tutti, e la Tourre Eiffel pure, ne hanno una anche a Las Vegas, se ogni spiaggia è uguale a un’altra, metti la crema, che fastidio ‘sta sabbiolina fina che si infila dappertutto, e il freddo è sempre freddo, la neve maledetta ci scivolo sopra di continuo, se la pioggia non ha più terra da far profumare, se questo film l’hai già visto tanto vale aprire Instagram, e questo libro è preciso spiccicato a un altro che ho già letto, anzi è la sua brutta copia, e sì l’abbiamo capito, lui ama lei, lei ama un altro, qualcuno resta fregato, come sempre nella vita, le storie d’amore sono sempre tutte uguali, qualcuno ama, qualcuno soffre, e di solito è la stessa persona. Tutte uguali le storie d’amore, tanto vale gettare la spugna, ogni San Valentino la stessa scatolina di cioccolatini, lo stesso ristorante, lo stesso sesso. Lo stesso lavoro, che poi questo o quell’altro lavoro che cambia? Stiamo sempre a parlare di numeri, e speriamo siano alti, ma sono sempre più o meno gli stessi, almeno per noi. Stesso caffè, oh hanno cambiato il colore del bicchiere da asporto, o forse è solo che oggi c’è il sole. Se non si fa più lo sforzo di alzare gli occhi per ammirare il cielo azzurro e terso, e non si ha nulla di nuovo da raccontare al telefono, alla mamma, a un’amica, sulla strada di casa. Se non si ha mai una nuova amica, che le incontri a fare le persone nuove che sono uguali a quelle di prima, tutte le persone sono uguali. Soffrono, e che soffrono a fare che è sempre la stessa sofferenza.

E un’altra volta un giorno nuovo che non è nuovo per niente, passi inzuppati nella stessa pioggia notturna di sempre, che riflette in grandi pozze la sagoma familiare di tetti e palazzi, sulla banchina della stazione di sempre, con quei treni che fanno macello, puntuali nel reiterare lo stesso identico ritardo ogni mattina, e tanto che fretta hai, sai già dove stai andando.

Sappiamo tutti dove finiremo, senza sorprese, e allora se non ci facciamo sorprendere, di tanto in tanto, a che serve?

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